Da venerdì 24 maggio si apre il secondo ciclo dei Venerdì Visionari: Black Cinema, ovvero le questioni razziali dalla prospettiva inversa.
Il cinema statunitense, gestito e monopolizzato per molti anni dai bianchi, ha costruito tutto l'immaginario che ruota attorno al popolo nero, prima schiavizzato e poi lentamente integrato in quella società. Ne ha gestito la terminologia, dal "negro" utilizzato nei primi film fino al politicamente corretto ma non meno razzista e paradossale "persona di colore". Ne ha gestito l'immagine, truccando attori bianchi con cera nera e labbra rosse, creandone così delle caricature. Ha successivamente riflettuto sulle questioni razziali, in alcuni casi tentando un "mea culpa", ma tutto questo è avvenuto sempre dalla stessa prospettiva: quella dell'uomo bianco. Il cinema "nero" ha iniziato ad emergere come sottogenere di nicchia verso la metà degli anni '70 con il fenomeno della "Blaxploitation", in cui emergeva la figura dell'eroe nero in polizieschi ricchi di azione e distribuiti abbastanza limitatamente ad appannaggio del pubblico afroamericano, che poteva così sentirsi meno escluso e più coinvolto nella fiction che dipinge la realtà e conquista i cervelli.
L'arrivo del regista Spike Lee con "Do the right thing" nel 1989 cambiò tutto e aprì finalmente una stagione cinematografica in cui il cinema fatto dagli afroamericani acquistò dignità, venendo riconosciuto in patria e oltreconfine. Spike Lee fu di ispirazione per una reale esplosione di talenti che da quel momento in poi offriranno al pubblico una narrazione, delle idee e una cultura profondamente diverse da quanto per intere generazioni aveva monopolizzato la visione del popolo bianco.
"Straight Outta Compton" è la storia del gruppo rap degli N.W.A. (Niggers With Attitude), considerati gli inventori del "Gangsta-rap", il rap che parla di armi, violenza e prostitute. Un genere musicale che segnerà tra l'altro la creazione dell'etichetta "Explicit lyrics", apposta per legge sui dischi con testi espliciti, inizialmente considerata una bollatura da evitare, si trasformerà presto in un segno distintivo da ammirare e seguire. Il film, ambientato nell'America del pestaggio del tassista Rodney King, che diede il via a una rivolta nei quartieri poveri di Los Angeles, è stato boicottato in diversi modi, ma è diventato inaspettatamente uno dei maggiori successi al botteghino.
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