Nella memoria collettiva la Venezia Otto-Novecentesca è una città moribonda e morbosa, raccontata nella lettura gotica della seconda metà dell'Ottocento oppure in quella decadente che d'Annunzio e Marinetti hanno dipinto così efficacemente nei primi anni del Novecento.
E' in realtà una memoria non veritiera: falsata dagli avvenimenti che seguirono, dalla piega che la storia della città prese, quella di una città rinchiusa in un'economia basata solamente sul turismo, legata solo alla rendita di posizione data dal grande passato della Serenissima.
Ma centovent'anni fa la realtà in laguna era molto diversa, era quella di una grande, giovane, viva città industriale.
La serata è proprio dedicata alla riscoperta di quella Venezia, ce la racconta Pietro Lando con documenti e immagini.
L'ingresso è come sempre gratuito, rinfreschi vari disponibili per pubblico curioso.
Pietro Lando si è laureato in Scienze biologiche presso l’Università di Padova nel 1978 ed in Storia presso l’Università di Venezia nel 2001.
Ha pubblicato su riviste italiane ed estere, articoli sulla storia dell’aviazione a Venezia.
È collaboratore del Museo Storico della Marina Militare di Venezia presso il quale ha curato la mostra “Le ali di San Marco” sulle origine dell’aviazione navale in Italia.
Nel 2013 ha pubblicato, con l’editore Il Poligrafo di Padova, il libro “Le ali di Venezia”, sulla storia della città lagunare vista attraverso la storia dell’aviazione.
Ha tenuto numerose conferenze su aspetti della storia di Venezia, in particolare sulle vicende della Venezia industriale prima della nascita di Porto Marghera ed ha pubblicato nel 2017 sulla rivista "Venetica" la sua ricerca sulla società Svan, costruttrice dei famosi Mas.