sabato 7 dicembre 2013

I VENERDI' DELL'ARCI - 13 Dicembre 2013



Tra fiori di zagara e sapore d'arancio, vi invitiamo ad una serata di assaggi ma soprattutto di visioni particolari, oscillando in mezzo a due luoghi connotati dall'agrume, dalle pagine di un libro che racconta dei frutti di Sicilia, con le illustrazioni di Fabiola Bazzo, alle fotografie che si animano nel documentario su Jaffa, l'antica città porto ora parte di Tel Aviv.

 
 
“JAFFA. LA MECCANICA DELL’ARANCIA”
documentario di EYAL SIVAN, 2009, 88’
L'arancia di Jaffa è uno dei simboli che hanno contribuito a costruire il discorso sionista sulla Palestina: "un deserto che abbiamo fatto fiorire".
Basato su documenti d'archivio, fotografie e spezzoni cinematografici in gran parte risalenti al XIX secolo, il film di Eyal Sivan mostra gli aranceti all'epoca in cui la Jaffa araba era una delle città più popolose e fiorenti della Palestina. Dalla raccolta dei frutti al loro imballaggio per l'esportazione, l'arancia era la fonte di sostentamento per migliaia di contadini e operai, non solo dalla Palestina ma anche dall'Egitto, dalla Siria e dal Libano. Ebrei ed arabi lavoravano assieme nei frutteti.
Queste immagini vengono progressivamente sostituite da altre israeliane di carattere realsocialista, che mostrano lavoro e canzoni, donne emancipate in calzoncini e così via: si trattava del dilagare della "Classe operaia ebraica", la chiamata socialista all'azione e l'esclusione degli arabi.
Nel 1948 Jaffa fu bombardata e la maggior parte dei suoi abitanti fu costretta alla fuga.
Una campagna pubblicitaria internazionale ha imposto il nome "Jaffa" quale marchio di fabbrica, oscurando la storica città di Jaffa, i suoi frutteti centenari e la storia della cooperazione arabo-ebraica attorno a questo leggendario frutto.




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