giovedì 31 marzo 2016

SABATO ALL'ARCI - 02 Aprile 2016



In questo sabato di inizio primavera vogliamo festeggiare assieme l'arrivo in isola 
di nuovi amici ora residenti, con una cena e tanti brindisi, 
accompagnati dalla musica di Frank Malosti.
Vi aspettiamo numerosi, festanti e brindanti!


venerdì 18 marzo 2016

"Stefania Noce - quello che è Stato" @ CZ95 - Sabato 19 marzo


Vi aspettiamo sabato 19 marzo alle 20:30 al CZ95 (fermata Zitelle) per la visione di "Stefania Noce - quello che è Stato", un film documentario in forma di diario del regista Bibi Bozzato, che racconta la storia di Stefania Noce, vittima di femminicidio nel 2011 a Licodia Eubea (CT). L'ingresso come sempre è gratuito.

Girato tra la provincia di Catania e la provincia di Ragusa, è distribuito su tutto il territorio nazionale grazie ad associazioni e strutture (in prevalenza indipendenti, ma anche Istituzioni o Enti) interessate a diffondere e a proiettare la testimonianza diretta coinvolgendo cittadine e cittadini.
Un film per rendere partecipi il maggior numero possibile di persone, per far sì che si parli, si continui a parlare e non si dimentichino le vittime e i protagonisti del delitto. Che non si finisca per assolvere, che ci si interroghi sulle cause, che ci si chieda quali siano i punti in comune tra le tante storie, i nomi, la riconoscibilità.
Non un percorso di risposte, ma un invito a porsi dubbi.
Il committente del documentario è Ninni Noce, padre della vittima.

Alla proiezione sarà presente anche Serena Maiorana, autrice del libro su Stefania Quello che resta (ed. Villaggio Maori, 2013) e voce anche nel film.
Lei aveva solo 24 anni ma pensieri e riflessioni molto più mature. Studentessa di Lettere e Filosofia all'Università di Catania, con una forte e poliedrica personalità, un'intelligenza vivace ma soprattutto femminista attiva, appassionata di letteratura, attualità e politica. Non la si può dimenticare nella foto che la ritrae a capo del corteo del 13 Febbraio 2011 con il braccio alzato a tenere con fierezza il cartello “Non sono in vendita”. E nemmeno le sue parole che fanno gelare il sangue al pensiero che sia stata proprio lei a scriverle: «Malgrado i risultati ottenuti, ancora nel 2005, una donna violentata “avrà avuto le sue colpe”, “se l’è cercata” oppure non può appellarsi a nessun diritto perché legata da vincolo matrimoniale al suo carnefice. Inoltre, la società fa passare pubblicità sessiste o che incitano allo stupro; pornografie e immagini che banalizzano le violenze alle donne…» rivolgendole a «quelle donne che non hanno ancora smesso di lottare. Per chi crede che c’è ancora altro da cambiare, che le conquiste non siano ancora sufficienti, ma le dedico soprattutto a chi NON ci crede. A quelle che si sono arrese e a quelle convinte di potersi accontentare».
(Angelita Privitera, farefilm.it)
Il film ragiona poi molto anche sul termine femminicidio e viene raccontato il punto di vista di Ninni e di Serena Maiorana, che su Stefania ha scritto un libro, perché quel termine, così Ninni spiega, permette di annacquare e decontestualizzare le cose. Tutti vi si parano dietro, ma a lui sembra che perfino la morte di sua figlia sia stata un mezzo per alcun* per ricavare visibilità. Serena poi aggiunge cose, secondo me, molto interessanti perché la sua visione del problema è intera, compiuta. Analizza anche lei il quadro culturale e poi riflette sull’uso che il governo e le istituzioni hanno fatto del brand femminicidio. Buono per ritagliarci una legge che in realtà sdogana misure repressive contro attivismi, azioni di movimento, i notav, i nomuos, perché anche lei non vive il femminismo a compartimenti stagni. E’ questa decontestualizzazione, perciò la conseguente deresponsabilizzazione del contesto sociale che ha generato una cultura comunque responsabile di quel delitto, che nel film viene denunciata con grande chiarezza e personalmente io ringrazio Bibi Bozzato per averla messa a fuoco e non aver trascurato di parlare del delitto dando voce ad una analisi sociopolitica inaspettata e auspicata di questi tempi.
(laglasnost, abbattoimuri.wordpress.com)

mercoledì 16 marzo 2016

I VENERDI' DELL'ARCI - 18 marzo 2016



Questo venerdì siete tutti invitati alla proiezione del lungometraggio animato "Porco Rosso", opera magistrale del maestro Hayao Miyazaki, datata 1992, in cui ritornano temi a lui cari quali il la fascinazione per il volo, il pacifismo, il rispetto per gli esseri umani e la libertà. 
Un racconto appassionante e coinvolgente, con momenti spensierati e divertenti e altri di notevole poesia. 
Vi aspettiamo numerosi!

giovedì 10 marzo 2016

RIDE WITH US - Domenica 13 marzo @ CZ95


Questa settimana salta il consueto appuntamento del venerdì al circolo Luigi Nono, in compenso vi invitiamo a partecipare DOMENICA 13 marzo alle 18:00 al CZ95 ad un incontro organizzato da Arci Giovani Luigi Nono, Festival delle Arti Giudecca e Sacca Fisola, Ride with us, con la collaborazione della Municipalità di Venezia, Murano e Burano. 

Alberto Fiorin ed alcuni compagni di viaggio ci racconteranno, a parole e per immagini, l'avventura del progetto Ride With Us, una pedalata da Venezia a Parigi per la conferenza mondiale sul clima COP21.
Un viaggio di 1341 km in bicicletta, tra piogge, neve, salite e discese, vissuta con il desiderio di accrescere la consapevolezza sui cambiamenti climatici e per sottolineare l'importanza della conferenza mondiale sul clima. Un progetto nato per dare maggiore visibilità mediatica all'evento ma anche una preziosa opportunità d'incontro durante il percorso.